Alla scoperta dell’Istria: laghi, cascate e agriturismo.
Verso il Lago Butoniga
Proseguiamo nel nostro viaggio alla scoperta dell’Istria dirigendoci verso il Lago Butoniga. Questo è sbarrato su di un lato da una diga piuttosto lunga: la più importante diga di tutta l’Istria!
Saranno le nuvole nere in cielo, ma la luce è davvero particolare. Fa risaltare ancora meglio i colori della natura: verde, di tutte le tonalità, fino ad arrivare all’azzurro sia del lago che del cielo il quale sfuma poi verso il grigio blu scuro tipico delle nuvole cariche di pioggia.

Con questo tempo acqua e cielo quasi si sovrappongono. La linea dell’orizzonte si distingue solamente perché tra i due elementi si insinua una leggera linea verde scuro.
Non c’è un filo d’aria a increspare la superficie del lago che risulta piatta come uno specchio. L’acqua è trasparente e ci permette di ammirare la vegetazione marina che lo popola. Sono tantissime le piante che crescono sul fondo e, diritte come un fuso, risalgono su su su, fin quasi alla superficie.

Le acque di questo lago, e del suo omonimo fiume, il Butoniga (uno dei tanti immissari del lago), sono molto importanti per l’Istria. Qui è vietato pescare e fare il bagno perché queste acque sono destinate al consumo umano.
La sosta è piuttosto breve, giusto il tempo di scattare qualche foto.
Peccato perché il luogo è fatato.
Soprattutto con questa luce così particolare.
E poi, diciamocela tutta, una pennichella ci stava bene!
Ma tanto io ho due bimbi piccoli la pennichella per me è impensabile!!!
Il giro volge al termine.
Ripartiamo questa volta per andare a incontrare il fondatore del club che ci sta ospitando in questi giorni e che oramai è libero dagli impegni della gara.
Appena arrivati i miei bimbi si fiondano immediatamente sul tappeto elastico che c’è nel suo giardino.

Tutti gli altri invece si fiondano sulle birre offerte da Vedran, il quale poi, ci porta a cena nel magnifico agriturismo di Tikel, a Špinovci, da cui si gode la vista dell’incantevole borgo di Motovun.
Sembra quasi di stare in Toscana.
Prima però percorriamo l’ultimo pezzetto di off road guidati da Vedran stesso.
Ancora off-road
La strada che impegniamo questa volta è più ampia e corre dentro a un bosco più rado di quelli fatti finora.
A un tratto siamo costretti tutti a fermarci perché un tronco d’albero ci sbarra la strada.
Vedran, assieme ad altri, usando verricello e taglia (carrucola) libera con gran facilità la strada.


Mi è dispiaciuto non essere presente per vedere Vedran in azione, ma la carovana d’auto era parecchio lunga e la strada talmente infangata e in pendenza che per noi, che eravamo alla fine, era impensabile raggiungere la testa!
Come mettevi piede a terra ti ritrovavi qualche metro più giù impossibilitato poi a risalire in auto!
Almeno mi sono tolta la soddisfazione di sapere cosa sono quei cilindri di fango che si vedevano a terra: dei vermi, banalmente, quelli con la testa un po’ piatta. Lo immaginavo, ma devo ammettere che le dimensioni di questi cilindri mi fuorviavano. Non potevo credere fossero dei semplici vermi!
Finalmente si mangia!
Prima di andare a cena, tutti tranne Mauro, vanno a lavare le auto, infangate fino al tetto.
Mauro va a fare gasolio perché lo scherzetto dei documenti di ieri ci ha fatto consumare tutto il pieno che avevamo fatto in Slovenia.
Meglio l’auto sporca che il serbatoio vuoto!
All’agriturismo Tikel, da cui si possono ammirare anche i borghi di Visinada (sul lato ovest) e Coroiba (sul lato sud-est), abbiamo mangiato da spavento, era tutto buonissimo e abbiamo speso una cifra ridicola e di favore (e sottolineo di favore), grazie al nostro accompagnatore che conosceva il ristoratore.



Alla faccia delle risate che ci siamo fatti parlando di quelle persone che ancora oggi si ostinano a dire che in Croazia si mangia con 10€… lo abbiamo fatto!
Ma ovviamente ribadisco, è stato un prezzo da amico stretto!
Contorni di verdure varie, ćevapčići, patate passate in padella con la cipolla, vino, acqua, bis di ćevapčići, palacinke come non ci fosse un domani, caffè, ammazza caffè e altro che non ricordo.
Da decenni non si mangia più in Croazia con queste cifre… i prezzi sono italiani in tutto e per tutto e ce lo conferma anche Vedran che per andare a fare la spesa va proprio in Italia appena dopo il confine!
Lo sostengo da anni che i prezzi croati del supermercato sono pari a quelli italiani! Tanto che spesso e volentieri prima di partire per Zara, la nostra seconda casa, faccio la spesa.
Ad ogni modo, come se ciò non bastasse le porzioni serviteci erano disumane, e così, è avanzata un sacco di roba da mangiare che ci siamo fatti impacchettare per il pic nic di domani.
Dietro all’agriturismo c’è un recinto con all’interno un cinghiale femmina, salvata in mezzo al bosco e, poiché è oramai abituata alla presenza dell’uomo, anche se si vedeva il suo nervosismo mentre la osservavamo, non può più stare in libertà e così verrà trasferita in un centro dove si occupano di questi animali.

…alla scoperta dell’Istria continua!